Presentato a Milano, il 19 febbraio 2018, il nuovo contratto-tipo per la vendita di arredamento B2C, che contiene importanti aggiornamenti rispetto alla versione precedente. Alla nuova stesura, che comprende sia la vendita nei negozi fisici sia la vendita on line, hanno contribuito Federmobili, Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi e le Associazioni dei Consumatori Codici, Assoutenti, Coniacut e Casa del Consumatore, con la consulenza legale dell’avvocato Giulio Rufo Clerici.
Per Federmobili, hanno partecipato attivamente ai lavori il Direttore Laura Molla, i Consiglieri delegati Pia Nicolodi e Stefano Calzavara, e il Presidente Mauro Mamoli.
Ai nuovi contratti-tipo viene affiancato un nuovo Codice Etico, per rafforzare la trasparenza e la tutela dei consumatori.
Le imprese per la vendita di arredamento: quante sono
I negozi di arredamento italiani sono circa 18 mila, che impiegano 49 mila addetti. Nella sola Lombardia, le attività sono oltre 2 mila, con 15 mila addetti; la regione pesa sul territorio Nazionale per il 13% per quanto riguarda le imprese ma, dato importante, per il 31% di addetti (dati Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi a fine 2017). La maggior concentrazione di imprese è a Roma (1.353), con 2.576 addetti, seguita da Napoli (1.268), con 1.722 addetti, Milano, con 614 imprese e 9.831 addetti, a seguire Torino, che conta 590 imprese e 1.328 addetti, e il resto d’Italia.
In Lombardia, come già detto, primeggia Milano, con una percentuale di imprese (614), apri al 3,4% sul totale nazionale, ma il 20% degli occupati, seguita da Monza, con 400 imprese e oltre 1.300 occupati, a seguire le altre province.
Il contratto-tipo: le novità più importanti
Il nuovo contratto-tipo è un aggiornamento di quello già redatto nel 2005, in seguito all’entrata in vigore del codice del consumo. Diverse sono le novità e le modifiche apportate, introdotte per aumentare trasparenza e chiarezza nel rapporto con i consumatori, che vanno a vantaggio anche dei rivenditori, soprattutto nei servizi offerti.
Montaggio e installazione, per esempio, vanno previsti nel contratto, ed è specificato che il montaggio si limita all’assemblaggio delle singole parti del bene acquistato, mentre qualsiasi opera necessaria a renderlo funzionante è inclusa nell’installazione.
La nuova copia commissione-tipo contiene importanti specifiche sulle richieste di variazione, da entrambe le parti; sulle condizioni della caparra confirmatoria; sulla data di consegna e sulle modalità di pagamento che, salvo pattuizioni diverse tra le parti, prevedono il saldo entro la consegna, come avviene per la maggior parte delle categorie merceologiche e anche per la GDO del settore dell’arredamento.
Un’altra novità di rilievo è la stesura di un contratto specifico per la vendita on line, che integra prassi consolidate e norme del codice del consumo, offrendo agli acquirenti on line le stesse garanzie degli acquirenti in un negozio fisico.
A questi strumenti viene poi affiancato un Codice Etico, a cui le imprese aderiscono contestualmente all’adesione a Federmobili. Il Codice Etico prevede che le aziende adottino il contratto-tipo, che forniscano informazioni corrette e trasparenti su tutti i prodotti, sulle garanzie, sui prezzi dei servizi. Prevede inoltre che le aziende che lo rispettano adottino standard di qualità comuni sulle pratiche di gestione dei negozi, dei dipendenti, sulla sicurezza sul lavoro, sulla gestione dei rapporti con i fornitori.
Mauro Mamoli, Presidente di Federmobili, ha commentato: “Ritengo che questa revisione del contratto-tipo di vendita di arredamento sia un ottimo risultato, che deriva da una collaborazione positiva tra diverse Associazioni e Camere di Commercio, che tutela sia i consumatori sia i rivenditori. In particolare, trovo utile che ci sia finalmente un’indicazione chiara dei servizi aggiunti, quali per esempio montaggio, installazione, progettazione di cui viene indicato chiaramente il valore economico. Un ulteriore avanzamento è l’indicazione chiara dei termini di pagamento, che continua a tutelare i consumatori, ma offre garanzie più certe anche ai rivenditori. Sono convinto che questi documenti non siano solo strumenti di lavoro, ma diventeranno, per chi saprà sfruttarli e presentarli al meglio ai propri clienti, ottimi argomenti di marketing.”
Il contratto-tipo è scaricabile dal sito Federmobili.it