A un mese dall’inizio del Salone del Mobile.Shanghai, l’ultima delle fiere di arredamento e design che si tengono a Shanghai nel corso dell’anno, un bilancio e una breve analisi per vedere qual è lo stato dell’arte del design in Cina, e scoprire che Shanghai, con i suoi 23 milioni di abitanti e un Pil pro-capite di oltre 7.000 euro, ospita 48 tra le 400 persone più ricche della Cina, ed è diventata dunque una meta di grande interesse per le aziende produttrici di arredamento e materiali del segmento high-end design, soprattutto made in Italy.
L’export di arredamento e illuminazione ha registrato un +13,6% anche nel primo trimestre 2018, confermando così un trend di crescita che continua da 3 anni, e che ha portato l’Italia a occupare il primo posto nell’export di mobili verso la Cina, con una quota 2018 del 21,9%. Sicuramente un grande contributo all’incremento dell’export e alla diffusione del design italiano è arrivato dal Salone del Mobile.Shanghai, che in soli due anni anni può già contare su un pubblico consolidato di oltre 20 mila visitatori.
Ma il design a Shanghai non è solo made in Italy, e le fiere non sono solo quelle organizzate dall’Italia. Anche le fiere organizzate da enti fieristici specializzati in eventi internazionali, e la stessa rassegna organizzata dall’ente ufficiale cinese vedono ormai una partecipazione consolidata di aziende sempre più design-oriented, provenienti dall’Italia, dal resto del mondo, e anche dalla stessa Cina.
Le fiere e il design a Shanghai
Andiamo con ordine, e vediamo una per una le fiere che si susseguono durante l’anno, in ordine cronologico.
Design Shanghai, a cura di Media 10, la stessa società che organizza 100% Design, a Londra, è caratterizzato, come la rassegna londinese, da un’ampia offerta di settori merceologici. Il gusto però è molto più eterogeneo, e mescola brand italiani ed europei con brand cinesi, e prodotti di design contemporaneo con prodotti dal gusto più classico, con l’aggiunta di una sezione dedicata al collectible design. L’edizione 2018, la quinta, ha visto la partecipazione di più di 400 espositori, con oltre 50 mila visitatori provenienti da oltre 70 Paesi. Il pubblico è formato per la maggior parte da architetti e progettisti, principalmente alla ricerca di trend e prodotti per progetti contract; si tratta di una fiera di piccole dimensioni, della taglia di 100% Design, con pochi espositori, molto selezionati, solo del segmento premium, o high-end design.
Nel mese di settembre, ci sono due fiere dedicate all’arredamento a Shanghai, entrambe di grandi dimensioni.
Furniture China, che celebra nel 2019 la venticinquesima edizione, occupa tutti i padiglioni del complesso Shanghai New International Exhibition Center (SNIEC) e parte dello Shanghai World Expo Exhibition and Convention Center (SWEEC), dove ha sede Maison Shanghai, ed è organizzata da UBM Sinoexpo, filiale cinese di un colosso degli enti fieristici, in collaborazione con China National Furniture Association. Allo SWEEC, il centro costruito nel 2010 per l’Expo, il design regna sovrano, con i piccoli brand emergenti, i designer che si autoproducono, le mostre organizzate da AD China. In realtà, anche a SNIEC, nei padiglioni dell’arredo contemporaneo, è ormai piuttosto cospicua la presenza sia di brand internazionali di fascia media, medio-alta, sia di brand cinesi che investono sul design; le aziende italiane occupano tutto lo spazio a loro disposizione. Per avere un’idea delle dimensioni, all’edizione 2018 la superficie dedicata al design contemporaneo è stata di 70.000 mq, su un totale di 350.000 di superficie espositiva dell’intera Furniture China.
CIFF – China International Furniture Fair è la fiera dell’arredamento che ha la storia più lunga e importante tra le fiere di arredamento in Cina. Giunta alla 42esima edizione, viene organizzata due volte all’anno da China Foreign Trade Exhibition Group, ed è la fiera principale del Guangdong, nell’edizione di marzo. Dal 2015, in settembre viene organizzata a Shanghai, nel nuovo complesso fieristico National Exhibition Convention Center (NECC). Dopo un paio d’anni di rodaggio, CIFF ha stretto un accordo con Red Star Macalline, un distributore di arredamento di alta gamma tra i più importanti in Cina, e la qualità degli espositori ha cominciato a innalzarsi progressivamente. La fiera ha una superficie espositiva di oltre 400.000 mq, e vede due padiglioni su un totale di 8, dedicati al design. Nei padiglioni dedicati al design cominciano ad apparire brand autenticamente Made in Italy, come Medea o Tonin Casa, o brand danesi, come Muuto. Un elemento di interesse, è che nell’ultima edizione, in settembre 2018, un’ampia area dei padiglioni 3 e 4 era dedicata a mostre a tema, Design Dream, organizzata da Red Star Macalline, un viaggio nella dimensione dell’allestimento con “effetti speciali”, e East Design Show, con un’ottima selezione di giovani designer e piccoli brand, europei e cinesi, a tema.
Oltre alle fiere, che hanno comunque nutriti programmi di seminari, a dimostrazione che gli investimenti in ricerca sono cospicui, nel mese di marzo lo studio di architettura Neri & Hu organizza il “Festival del Design”: una settimana di incontri, seminari, proiezioni cinematografiche, che portano nella seconda città della Cina designer, architetti, ricercatori di grandissima fama mondiale, per incontrare un pubblico cinese avido di novità e cultura.
Il substrato di Shanghai appare dunque già seminato e pronto per accogliere sia i prodotti provenienti dall’estero, sia i brand cinesi; la classe media in formazione tra pochi anni avrà potere d’acquisto e cultura sufficiente per apprezzare il meglio. Le aziende interessate a espandersi in un mercato che diventa più interessante ogni giorno, forse dovrebbero in considerazione di cominciare l’esplorazione di un territorio che diventa più affollato di giorno in giorno.