Nata nel 1954, grazie all’ambizioso talento e al coraggio imprenditoriale del fondatore Aurelio Zanotta, l’azienda di Nova Milanese ha rappresentato una pietra miliare nel panorama dell’arredo di design italiano.
Dapprima con gli imbottiti per il living, poi via via i tavoli, le sedie, i complementi, i letti, i mobili e le librerie, Zanotta ha realizzato innumerevoli prodotti dall’identità chiara e riconoscibile, in cui flessibilità e sperimentazione affiancano una solida impostazione progettuale. Il desiderio di fare del progetto la sua firma distintiva, in un’epoca in cui pochi credevano nella capacità del design di trasformare ambienti e stili di vita, ha portato l’azienda di Nova Milanese ai massimi livelli mondiali. Una storia di sfide, innovazioni tecniche e qualità, con uno sguardo straordinario al futuro.
I più significativi esponenti del design italiano e internazionale hanno partecipato, nel corso dei 60 anni, allla produzione Zanotta, sempre con la massima autonomia creativa. Dai fratelli Castiglioni a Gae Aulenti, Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Ilmari Tapiovaara, Carlo Mollino, Marco Zanuso, Enzo Mari, De Pas-D’Urbino e Lomazzi, Joe Colombo, Superstudio, Ross Lovegrove e altri grandi Maestri, fino ai più recenti protagonisti del design contemporaneo, come Damian Williamson, Ludovica+Roberto Palomba, Gabriele Rosa, Alfredo Häberli, Louise Campbell, Ora ïto.
Zanotta è stata tra le prime aziende di design a mettere in produzione riedizioni di pezzi storici e citazioni di stilemi del passato, oggetti “fuori serie” realizzati con l’ausilio di raffinate lavorazioni manuali.
Le due anime, ricerca tecnologica e piccola serie sperimentale e creativa, convivono ancora oggi, e sono decine i Musei di arte e design a ospitare in tutto il mondo i pezzi a marchio Zanotta, spesso in collezioni permanenti.
Ad ampliare il raggio d’azione in termini distributivi e di comunicazione l’ingresso in azienda (dalla metà degli anni ’80, in successione) dei tre figli: Eleonora, Martino e Francesca, le nuove leve di Casa Zanotta. È un’eredità impegnativa quella che si trovano a fronteggiare, che impone una visione capace di bilanciare il linguaggio attuale con i valori del passato, tra avanguardia e tradizione. Nel passaggio generazionale si dimostrano determinanti la volontà di continuare a investire sui giovani talenti e la creazione di nuove sinergie produttive e di mercato. S’inseriscono in questa direzione l’apertura dei negozi monomarca di Milano, Atene, New York e Miami, la creazione di una comunicazione dinamica, la partecipazione a mostre, fiere e iniziative culturali di respiro mondiale. Una strategia d’impresa che resta ancorata ai principi delle origini: segnare il cambiamento, passo dopo passo, sulla scorta delle intuizioni acquisite negli anni. Il fulcro resta il design di qualità, quello fatto per durare, per piacere e per soddisfare nuovi bisogni.