L’edizione 2018 del Salone del Mobile, la 57esima, ha registrato un successo oltre ogni aspettativa, con 434.509 presenze, il 17% in più rispetto all’edizione 2016 (con Eurocucina), e del 26% rispetto al 2017. Un tale riscontro planetario consacra definitivamente Salone e Fuorisalone come gli eventi di lifestyle più importanti e visitati del mondo, che fanno di Milano “la meta imperdibile” nel mese di aprile, per gli operatori del settore dell’arredamento, ma non solo.
Da diversi anni, infatti, il coinvolgimento di attori provenienti da settori estranei all’industria del mobile ha assunto sempre più importanza, creando un indotto di aziende provenienti dalla moda, dall’elettronica di consumo, dall’alimentare e dalla comunicazione, in un turbinio di eventi, mostre e performance speciali, che attirano pubblico anche da segmenti affini.
In tutto questo affollamento di pubblico ed eventi, tuttavia, ci si chiede se sia rimasto ancora un vero spazio per l’arredamento, e quale sia il grado di novità che possono esprimere i mobili, se ci siano nuove tendenze, e quali siano.
L’industria dell’arredamento in Italia
I numeri confermano il buon momento per l’industria dell’arredamento italiana, un’industria che vale il 5% del PIL nazionale. Nel 2017, i dati di consuntivo mostrano un valore della produzione di 26,9 miliardi di euro, in crescita del 2,1% sul 2016, confermando così la ripresa, cominciata nel 2015, sostenuta anche da una ripresa dei consumi interni, in aumento dell’1,6% a 16,9 miliardi di euro, grazie anche a misure come il Bonus mobili.
L’export conferma la sua continua espansione, in aumento del 3,1%, a 14,3 miliardi di euro. I Paesi in cui si esporta di più sono Francia (2,2 miliardi di euro, +5,4%), Germania (1,6 miliardi, +1%), Stati Uniti (1,3 miliardi di euro, +4,1%), Regno Unito (1,2 miliardi di euro, -3,4%). È inoltre confermata la grande crescita della Cina, +36,5%, 518 milioni di euro.
Nel complesso, il macrosistema legno-arredo ha chiuso il 2017 con un fatturato di 41,5 miliardi euro, in crescita del 2% sull’anno precedente. Il settore delle cucine ha chiuso l’anno con un fatturato sostanzialmente stabile, di 2,2 miliari di euro, in crescita dello 0,5% sul 2016, ma con un incremento deciso dell’export, a +3,2%, pari a 779 milioni di euro; l’arredobagno ha registrato un aumento della produzione, +1,5% pari a 2,7 miliardi di euro, con un aumento dell’export dell’1,1%, pari a 1,3 miliardi di euro.
Gli espositori al Salone del Mobile.Milano 2018 sono stati 1.841, provenienti per il 33% dall’estero, da 88 Paesi diversi. Una percentuale di espositori stranieri interessante ma non straordinaria, che dà un’idea abbastanza precisa di come l’industria italiana al Salone sia preponderante, fatto che risulta ancora più significativo, se si considera che gli oltre 434 mila visitatori (un numero sbalorditivo, oltre l’immaginazione, e che comincia a creare qualche problema di gestione organizzativa), provenivano da oltre 188 Paesi (di fatto, quasi tutto il mondo). Questi numeri confermano che gli operatori dell’arredamento di tutto il mondo sono interessati all’evento di lifestyle, certamente, ma sono anche interessati alla produzione di arredamento Italiana, quella che trovano all’interno dei padiglioni fieristici di Rho Fieramilano. Del resto, sono sempre i numeri che parlano chiaro: del totale della produzione di arredamento italiano, oltre il 50% è destinato all’export.
Il mercato domestico
A questo proposito, Mauro Mamoli, Presidente di Federmobili, ha commentato: “Come già sottolineato, un impulso alla ripresa è arrivato dal Bonus Mobili.
Nel Convegno organizzato da Federmobili, durante le giornate del Salone, abbiamo anche presentato i risultati di una campagna di comunicazione che ha visto per la prima volta insieme Federmobili e FederlegnoArredo produrre, – con la collaborazione del MEF, Ministero dell’economia e Finanze – uno spot per promuovere l’utilizzo degli sgravi fiscali legati all’arredamento.
Un filmato di 40 secondi che è stato proiettato nelle sale cinematografiche del circuito Movie Media (in tutto 952 sale) ben 53.312 volte nel periodo tra il 22 marzo e il 4 aprile, con lo scopo di informare il grande pubblico sulle opportunità offerte dal bonus. Nelle due settimane di programmazione il nostro spot è stato visto da 915.273 spettatori. Questi ultimi erano invitati a visitare il sito www.bonusarredi.it, contenente le informazioni dettagliate sulla misura fiscale e sugli oltre 100 negozi (aderenti alla campagna) ai quali rivolgersi per gli acquisti.
Oltre che al cinema il video è stato promosso da Federmobili, nei mesi di Marzo e Aprile, con un’importante campagna web che ha portato: 691.139 impression degli annunci e 3.400 click per quanto riguarda Google; 15.671 visualizzazioni del video su YouTube; 96.740 visualizzazioni dei post con 4.344 interazioni e 5.799 visualizzazioni del video su Facebook.
Il sito di appoggio ha superato in 30 giorni gli 8.000 utenti unici che hanno consultato oltre 20 mila pagine curiosando nelle schede dei negozi aderenti.
Questi risultati, di assoluto rilievo, sono, a nostro parere, un’ulteriore conferma dell’importanza di una misura che, da quando è stata introdotta, ha contribuito in modo determinante ad invertire il trend dei consumi nel settore, consentendo almeno in piccola parte di recuperare il crollo, superiore al 30% in valore, registrato durante la crisi.
I numeri ci dicono che, dall’entrata in vigore del provvedimento (2013) all’ultimo anno del quale si dispone di dati (2016), oltre 820 mila contribuenti hanno utilizzato il Bonus e che la spesa totale è stata di 4.844 milioni di euro, una media pari all’8,4% del valore anno dei consumi interni di arredo ed elettrodomestici agevolabili.
Se leggiamo i dati pubblicati a fine aprile dal MEF, nel 2016 c’è stata una forte accelerazione nell’utilizzo dei benefici fiscali con un 29,5% di contribuenti in più rispetto al 2015 (255.217 nel 2016 contro i 197.112 del 2015). Anche la spesa complessivamente sostenuta è cresciuta in maniera importante (+45.5%) passando da 1.173,5 milioni del 2015, a 1.707,5 milioni di euro nel 2016. Oltre a ciò c’è da segnalare che anche l’importo medio degli acquisti è passato dai 5.953 euro ai 6.691 euro del 2016, ed è un dato che ci auguriamo sia da attribuire a un aumento della spesa nei negozi della distribuzione indipendente qualificata, dove il tetto di spesa di 10 mila euro viene spesso superato.
Le nuove tendenze
Il secondo elemento di grande rilievo del Salone del Mobile.Milano è l’essere il polo mondiale della creazione di tendenze nell’arredamento, che rende l’evento una meta obbligata per chi si occupa di arredo contemporaneo di design.
Non si deve però dimenticare che l’arredamento non è abbigliamento: se si cambiano vestiti, scarpe e borse, più volte al giorno, non è così per i mobili, che hanno un tasso di ricambio, dunque di acquisto, molto più rallentato nel tempo. Le occasioni in cui si comprano mobili nella vita, infatti, non sono più di 5 o 6; discorso diverso per gli oggetti, e anche per le finiture, carte da parati, per esempio, che da qualche anno stanno ritornando in auge, come elemento di decorazione.
Ed è probabilmente per questo che anche il Salone si adegua, e diversi settori merceologici diversi dai mobili trovano posto all’interno dei padiglioni come appunto le carte da parati, i tappeti, i tessuti, gli accessori.
Per quanto riguarda i trend specifici dell’arredamento, diversi sono i filoni attorno a cui si sviluppano i principali prodotti: i piccoli spazi, l’eccellenza della manifattura, che riscopre l’artigianalità, l’ambiente. In un certo senso, Made in Italy è ormai diventato sinonimo di qualità artigianale, e l’industria 4.0 nel settore dell’arredamento, da un lato accosta il design di alto di gamma al brand di grande diffusione, per esempio come Natuzzi con Mario Bellini e Marcel Wanders, dall’altro sviluppa arredi smart, come il tavolo/piano cottura di Kartell. Senza trascurare la ricerca di salvaguardia dell’ambiente, come Kartell che adotta le plastiche bio per gli arredi, o l’accostamento di lavorazioni tradizionali e digitale, per esempio di aziende come Carl Hansen & Son, che, pur avendo nella tradizione il legno, adottano il laminato 3D per le collezioni contract.
Il Salone del Mobile.Milano Award, dal canto suo, ha premiato la ricerca di arredi per piccoli spazi della giapponese Sanwa (cucine trasformabili), i tappeti di CC-Tapis, l’eccellenza italiana poliedrica di Magis, e la ricerca continua nello sviluppo del legno di Riva1920.