Salone Internazionale del Mobile e Fuorisalone sono eventi che hanno consolidato la fama di Milano come Capitale mondiale del design, ormai da diversi anni. Il numero dei visitatori aumenta ogni anno, e con esso l’indotto generato da tutti gli operatori che calano su Milano ogni anno in aprile. Secondo una stima della Camera di Commercio di Monza e Brianza, per il 2017, la settimana del design ha prodotto 230 milioni di euro – da conteggiare alla voce “turismo” -, di cui il 90% proveniva dagli stranieri. 180 milioni di euro è la cifra spesa in generale per l’alloggio durante la settimana; 20 milioni circa sono stati spesi per aperitivi e cene, e oltre 20 milioni sono stati destinati allo shopping.
Cifre interessanti, che confermano la vitalità di un evento di lifestyle tra i più importanti del mondo.
Il Salone del Mobile.Milano
Il Salone del Mobile 2017, con le biennali Euroluce e Workplace 3.0 e il SaloneSatellite, ha visto la partecipazione di oltre 2.000 espositori, di cui il 34% esteri; i visitatori sono stati 343.602, in aumento del 10% sul 2015, l’edizione precedente con Euroluce e Salone Ufficio. Claudio Luti, Presidente del Salone del Mobile.Milano, ha sottolineato il momento positivo che attraversa la rassegna milanese, che attrae un pubblico in aumento ogni anno, anche quest’anno in arrivo da 165 diversi Paesi.
L’edizione 2017, però, ha visto anche il ritorno di molti operatori italiani. Mauro Mamoli, Presidente di Federmobili, ha commentato: “Il Salone del Mobile 2017 ci ha trasmesso un grande entusiasmo. Sarà per l’atmosfera di velato ottimismo che si è respirata – soprattutto per quanto riguarda il mercato italiano -, sarà per il grande successo che ha avuto anche il nostro Convegno, il Salone quest’anno ha lasciato sensazioni più positive, rispetto alle edizioni degli ultimi anni. Il numero dei visitatori italiani è tornato a crescere, un segnale che fa ben sperare in una, seppur lieve e “traballante”, ripresa del mercato interno. Dall’altro lato, il grande afflusso di visitatori stranieri conferma l’interesse che il “resto del Mondo” ha nei confronti del nostro settore. Ancora più importante, trovo che anche le proposte di prodotti quest’anno fossero più dirette al mercato italiano, dopo anni in cui il target degli espositori sembrava essere esclusivamente il mercato estero. Sicuramente ho notato e apprezzato la volontà da parte degli espositori nazionali di mostrare, e dimostrare, quanto di buono si sappia fare in Italia, quanto può fare il settore arredo per ridare lustro e credibilità a un Paese ancora in affanno. Personalmente, ritengo che un’ industria italiana del mobile non possa esistere, produrre ed esportare senza una forte presenza nei negozi di arredamento italiani. Penso che il prodotto Made in Italy perda molta della sua efficacia se non viene “vissuto” anche in Italia, fatico a immaginare che i compratori esteri possano essere interessati a prodotti (anche se storici, di design e di qualità) che non hanno una distribuzione e una commercializzazione nel Paese di provenienza. Sono convinto che la Federazione dei produttori di mobili consideri anche questo aspetto, e il lavoro che congiuntamente stiamo facendo come Federmobili e FederlegnoArredo, affinché il mondo politico non abbassi il livello di attenzione nei confronti del nostro comparto ne sia una dimostrazione evidente.”
Il settore dell’arredamento
Grazie alla tenuta dei mercati esteri e al Bonus Mobili – che ha favorito una ripresa del mercato domestico – l’industria dell’arredamento continua la risalita, dopo il crollo degli anni della Recessione. Il fatturato alla produzione nel 2016 è stato pari a 20 miliardi di euro (in aumento del 2,3% rispetto al 2015), di cui 9,8 miliardi di euro la produzione destinata al mercato Italia (+ 3.1%) e 10,3 miliardi di euro la quota di export (+1,6%, pari al 51,3% sul totale del fatturato).
Attualmente, il settore del mobile in Italia conta 29 mila imprese, che impiegano 131 mila addetti; si tratta di un sistema produttivo composto da medie e grandi aziende che trainano il settore, circondate da tante piccole realtà artigiane che ruotano intorno ad esse. La quota maggiore del fatturato è infatti prodotto dalle società di capitali, che coprono il 90% del totale e occupano oltre il 65% degli addetti del settore; le prime 3 regioni per fatturato nel 2016 sono il Veneto (4,5 miliardi di euro), la Lombardia (4 miliardi di euro), e il Friuli-Venezia Giulia (2,3 miliardi di euro).
L’export ha tenuto bene, attestandosi sul 51,3% del fatturato per il 2016, e promettendo bene anche per il 2017. I mercati migliori per l’arredamento italiano sono la Francia, + 4,9%, gli Stati Uniti, + 8,8%, la Spagna, + 8,5%, il Belgio, + 5,3%, e la Cina, con autentico boom del 21,9%. Gli altri Paesi in cui l’export vale molto sono la Germania, in calo del 2,9%, il Regno Unito, con un leggero calo dello 0,8%, gli Emirati Arabi Uniti, con un calo del 2,9%, e infine Svizzera e Russia, che hanno registrato i cali più vistosi, rispettivamente -4,5% e -13,5%.
Il Bonus Mobili
Il Bonus Mobili ha permesso alle aziende e ai rivenditori di ricominciare a respirare, dopo anni particolarmente duri. Tra giugno 2013 e dicembre 2015, il Bonus Mobili ha consentito di generare un fatturato di oltre 3,17 miliardi di euro, con una stima di 1,2 miliardi per il 2016. Il Bonus Mobili è stato utilizzato da oltre 570 mila consumatori, e, restando in vigore fino alla fine del 2017, consentirà di generare altro fatturato, salvando così altri posti di lavoro. (Per info sul Bonus Mobili, cliccare qui).
Il Sistema Legno-Arredo: un sistema competitivo
Da una recente indagine realizzata presso le imprese associate a FederlegnoArredo, emerge che nel 2016 oltre il 70% delle imprese ha effettuato investimenti in Ricerca e Sviluppo, in particolare le aziende dell’Arredamento hanno investito in Ricerca & Sviluppo l’1,7% del fatturato. La media degli investimenti in Ricerca & Sviluppo si attesta al 2%, con l’1% per le Grandi imprese e le Micro imprese che arrivano al 3,2%; l’industria dell’arredamento italiana è al terzo posto, dopo Giappone e Germania, per numero di brevetti depositati. Il settore del mobile è un settore di scambi con l’estero: è il secondo Paese al mondo per numero di filiali estere. Probabilmente, è per questo che non stupisce che il Salone del Mobile.Milano, un enorme investimento in comunicazione per le aziende italiane, riscuote un grandissimo successo in tutto il mondo.
Per info:
Bonus Mobili
Salone del Mobile.Milano
FederlegnoArredo
Camera di Commercio di Monza e Brianza