Il Premio Targa Bonetto si tiene ogni anno da 22 anni, e premia concept innovativi di progetti per la persona, selezionati tra gli elaborati proposti da studenti di scuole e università di design. Realizzato con il patrocinio di ADI-Associazione per il Disegno Industriale, Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro, Comune di Milano e con il supporto di Lumina Italia e Loghilton, Targa Bonetto è un premio rivolto a chi sta ancora studiando per imparare un mestiere affascinante dove la creatività, l’ingegno, la capacità di sognare incontrano le esigenze della società e le leggi del mercato.
Rodolfo Bonetto: insegnare è condividere
Designer autodidatta nato nel 1929 e scomparso nel 1991, Rodolfo Bonetto ha spaziato dalle macchine utensili agli orologi, dalle lampade alle auto, passando per i laser chirurgici e gli scarponi da sci. Il suo straordinario lavoro è stato premiato otto volte con il Compasso d’Oro, l’Oscar dell’industrial design. Geniale ma orientato alla prassi progettuale, Bonetto credeva nella condivisione e nella formazione dei giovani, che hanno seguito i suoi corsi prima alla Hochschule für Gestaltung di Ulm e, in seguito, all’Isia di Roma.
La Targa Rodolfo Bonetto è l’omaggio a un professionista, al cui originale e inclusivo approccio progettuale si ispira, richiedendo a chi partecipa la “realizzazione di un concept innovativo di design, senza alcun limite nei confronti del linguaggio progettuale”.
L’edizione 2017 aveva in palio per il primo premio una Vespa Piaggio personalizzata da Garage Italia Customs, per il secondo classificato una macchina da caffè capsule Mitaca con fornitura caffè per un anno; terzo premio, un piccolo elettrodomestico Candy. Quest’anno il Comitato Scientifico della manifestazione ha assegnato anche un Premio Speciale della Critica: un viaggio a Basilea con un jet privato per visitare il Vitra Design Museum, a Weil am Rhein.
I premiati della 22esima edizione Targa Rodolfo Bonetto, 2017
La Giuria della Targa Rodolfo Bonetto 2017, composta da Marco Bonetto (designer, presidente), Decio Carugati (scrittore, vice-presidente), Giovanni Anceschi (artista, docente), Umberto Cabini (imprenditore), Angelo Cortesi (architetto e designer), Carlo Forcolini (designer) e Luciano Galimberti (presidente ADI, designer) ha stilato la seguente classifica:
1° Classificato:
Progetto DB-SHOES, scarpa per piede diabetico, Carmen Ianiro, ISIA di Pescara, caratterizzata da una suola tecnologica fissa e una tomaia intercambiabile flessibile e traspirante che si adatta al piede senza comprimerlo. Nella suola, tre sensori (di temperatura, del pH e dell’idratazione) collegati a una batteria ricaricabile posta sempre nella suola, e a un sistema Bluetooth collegato a una App sullo smartphone, permettono di monitorare le condizioni del piede e individuare l’insorgere di alterazioni pericolose per la salute dell’utente.
2° Classificato:
Progetto KOI, indumento trasformabile, Iryna Kucher e Luisa Eckert, ISIA Roma (sede di Pordenone); un indumento che da gilet si trasforma in sacco a pelo. Il materiale è un tessuto 100% ecologico ricavato della fibra di legno di betulla, resistente, traspirante, con alta capacità di termoregolazione. Il gilet, dotato di 5 tasche richiudibili e impermeabili dove mettere le mani per tenerle calde e riporre piccoli oggetti, si trasforma velocemente in un sacco a pelo che consente un riposo confortevole, con un sistema di zip reversibili e impermeabili.
3° Classificato:
Progetto SEI, mensola multifunzione, Francesco Claudio Lindo, IAAD Istituto d’Arte Applicata e Design, Torino. Una mensola multifunzione nata dalla scomposizione del rettangolo aureo tramite la sequenza di Fibonacci (1,1,2,3,5,8…). Contiene il reggi-bicicletta, una piccola libreria, uno svuota-tasche. È composta da tre lamiere di ferro zincato piegate e tagliate a macchina. Alla lamina principale sono attaccati per punzonatura i quattro profili che fungono da appendini e la mensolina che sostiene il peso della bicicletta.
Per info:
Targa Rodolfo Bonetto