Di Mauro Tambelli
Cari lettori,
con questo editoriale mi congedo dalla Presidenza di Federmobili e dalla direzione della rivista.
I quattro anni che ho trascorso come Presidente di Federmobili sono stati quattro anni molto intensi, nel periodo di recessione peggiore dopo la crisi del ’29, in cui l’economia è stata scossa violentemente sia dalla depressione finanziaria mondiale, sia da un mutamento repentino nelle abitudini di spesa e consumo delle persone.
L’Italia ha vissuto questa crisi peggio di altri Paesi europei, anche perché gravata da un carico di debito pubblico e di burocrazia vorace difficili da debellare.
Così oggi, ormai quasi alla fine del 2013, ci troviamo di nuovo con un Governo in crisi, in assenza di stabilità politica, navigando a vista senza una chiara direzione né di governo, né di politica economica.
Ancor peggio, il Governo precedente ha attivato provvedimenti per sistemare la situazione dell’Italia, con misure per farci rientrare nei parametri europei, ma non ha portato avanti alcun provvedimento per la crescita e lo sviluppo.
Questo mentre il Giappone ha attivato una politica monetaria di sostegno alla propria economia, gli Sati Uniti, oltre a un’analoga politica monetaria, hanno incentivato il ritorno della produzione in patria con incentivi fiscali e detassazione: solo in Europa non si attivano politiche monetarie, né ci si preoccupa dell’eccessivo rialzo dell’euro, che sta creando molti problemi nelle esportazioni, a tutti i Paesi dell’Eurozona.
In questo quadro tutto sommato desolante, un bagliore di speranza si è acceso con l’adozione del Bonus mobili, da noi fortemente promosso. …
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