Si è tenuta il 22 settembre a Porto (Portogallo), la conferenza stampa diImm Cologne 2016, la rassegna tedesca che si svolgerà a Colonia dal 18 al 24 gennaio 2016.
Katharina Hamma, amministratore delegato di Koelnmesse, e Ursula Geismann, in rappresentanza del Verband der Deutschen Moebelindustrie, hanno raccontato ai giornalisti che cosa si aspettano dalla prossima edizione di Imm Cologne, sia in termini economici, sia per quanto riguarda le tendenze.
“Le aspettative per la prossima fiera, ha esordito Hamma, sono buone. Oltre l’80% degli spazi espositivi disponibili è già stato assegnato e prevediamo di ospitare circa 1.200 aziende provenienti da 50 Paesi; anche l’anno prossimo due terzi degli espositori arriveranno dall’estero. Il binomio fieristico Imm Cologne e LivingInteriors si presenterà nel 2016 con un’ampia e variegata esposizione di prodotti. Oltre all’esposizione di prodotti, però, Imm Colognevuole sempre più qualificarsi come ‘il salone del mobile del business’, una caratteristica che la distingue, rispetto ad altre fiere del mobile. Proprio pensando a quest’aspetto, puntiamo sull’avere nuovi stimoli, che incoraggino la partecipazione degli espositori, offrendo un servizio sempre più ampio, che copra tutti gli aspetti dell’esposizione; un’esperienza di arredamento ‘a tutto tondo’, focalizzata sul tema ‘vivere e abitare’. Il nostro compito non è più solamente vendere spazi espositivi al metro quadrato; dobbiamo offrire ai nostri espositori soluzioni diversificate, espanderci nel settore dei servizi e della consulenza, affinché la fiera diventi un autentico veicolo per l’export. Export non deve significare sempre solo America o Asia; è anche Francia, Gran Bretagna, Paesi Bassi, etc.; per molte aziende tedesche l’Europa resta il principale mercato di esportazione. A Imm Cologne 2016 intendiamo puntare nuovamente i riflettori sui Paesi europei.”
L’industria dell’arredamento in Germania e Imm Cologne
Nel 2014, il fatturato del mobile tedesco è cresciuto del 2,3%, e analizzando i dati dei primi sei mesi, per il 2015 si prevede un’ulteriore ripresa. Sui mercati extra UE, l’euro più debole ha reso più convenienti i mobili ‘made in Germany’ e ha ulteriormente stimolato le esportazioni; non dimentichiamo che un terzo dell’export delle aziende tedesche dell’arredamento è diretto verso Paesi esterni all’Unione Europea. In particolare, le previsioni economiche positive in grandi mercati di sbocco come USA e Gran Bretagna contribuiscono alla crescita del settore e al clima positivo delle aziende. Anche il successo di Imm Cologne e LivingKitchen, che si sono tenuti a gennaio, ha contribuito al bilancio positivo del primo semestre di quest’anno; con 146 mila visitatori da 138 Paesi e una quota di visitatori esteri del 45%, Imm Cologne è stata garanzia di internazionalità. Per l’Europa sono stati registrati incrementi nei visitatori in particolare da Spagna (+ 27%), Gran Bretagna (+20%), Italia (+11%) e Paesi Bassi (+13%). Incrementi significativi si sono avuti anche per gli operatori provenienti da Cina (+32%) e USA (+47%).
Per i prossimi anni, Koelnmesse ha in cantiere molti progetti. Nel 2014 è iniziata la prima fase del piano d’intervento chiamato ‘Koelnmesse 3.0’, che prevede due scaglioni da ultimare entro il 2020 ed entro il 2030; il progetto include una serie di interventi di manutenzione e nuova costruzione per un volume di 204 milioni di euro entro il 2020; entro il 2030 sono previsti investimenti per un valore complessivo di circa 600 milioni di Euro. Con ‘Koelnmesse 3.0’, si creerà un grande comprensorio fieristico, che, nelle intenzioni di Koelnmesse, dovrebbe rientrare tra i 10 comprensori fieristici più importanti del mondo.
Le fiere e Internet
A questo punto, però, una domanda sorge spontanea: le fiere del futuro potranno essere sostituite da Internet? L’esposizione virtuale potrà, almeno in qualche settore, rappresentare un valido sostituto dell’esposizione commerciale? Katharina Hamma ha le idee piuttosto chiare: “Ritengo che la fiera, uno degli strumenti di marketing più antichi, conserverà molta importanza, come piattaforma di business. Forse il prodotto passerà leggermente in secondo piano, perché alcune informazioni si possono trovare facilmente in internet, ma ciò nonostante gli affari, soprattutto i grandi affari, si stipuleranno ancora da uomo a uomo, con un contatto diretto. Inoltre, ci sono alcuni prodotti che richiedono di essere ‘toccati con mano’. Consideriamo ad esempio un materasso, che deve soddisfare le richieste individuali del consumatore e non può essere provato sullo schermo di un pc; penso che anche in futuro i consumatori vorranno stabilire un contatto diretto con un mobile nuovo, poterlo toccare e vivere personalmente. Infatti, già oggi molti siti di e-commerce offrono la possibilità di provare gratuitamente i prodotti o affittano addirittura showroom nelle grandi città. Viceversa, anche ogni negozio o azienda di arredamento deve confrontarsi con il tema dell’e-commerce e considerarlo alla stregua di un ulteriore canale di vendita.
All’ultima Imm Cologne, si è svolta la seconda edizione di un congresso sul tema dell’e-commerce nel settore del mobile. Fra le tematiche principali del congresso, della durata di un giorno, vi erano gli ultimi trend del settore del mobile e dell’arredamento, gli aspetti tecnologici e strategici del commercio multicanale, l’eccellenza dei processi e dei servizi; le conferenze si sono occupate anche di social commerce, degli effetti dei consigli sulle decisioni relative agli acquisti e sulle successive svendite. Riproporremo il congresso sull’e-commerce anche nel 2016.”
Das Haus 2016
Ormai da qualche anno, Das Haus è il fulcro della presentazione dei nuovi trend nell’arredamento. “Con la casa di Sebastian Herkner, conclude Hamma, stiamo per chiudere un cerchio: siamo partiti dall’ensemble di spazi esotico e fluido del duo indo-britannico Doshi Levien, per passare alla casa verde ed elegante di Luca Nichetto, a quella femminile e seducente di Louise Campbell con il suo charme rustico-scandinavo, per arrivare all’architettura compatta, piena di piccole meraviglie presentata dalla Cina di Neri&Hu nel 2015. Con Sebastian Herkner, designer di Das Haus 2016, “torniamo a casa”. Herkner presenterà un’interpretazione dell’abitare che si allontana ancora di più dalle convenzioni rispetto a tutte le case presentate in passato. Il suo progetto è una struttura aperta, rotonda e trasparente, dalle pareti mobili in tessuto, che non si possono quasi definire pareti. Non ci sono confini, né barriere o angoli contro cui sbattere o dietro cui nascondersi. Con la sua visione di un abitare aperto e più libero Herkner lancia un messaggio: ‘Das Haus’ vuole essere l’espressione della necessità di confrontarsi più apertamente con i cambiamenti.”
La conferenza stampa di Imm Cologne ha poi offerto ai partecipanti la possibilità di visitare due aziende dell’arredamento portoghesi: A.Brito eFenabel, entrambe nell’area di Porto. Si tratta di due realtà molto diverse tra loro, ambedue attive nell’arredo contemporaneo.
Fenabel, fondata a Porto nel 1907, è un’azienda familiare alla quarta generazione, che si è specializzata nella produzione di sedute, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di contract.
A.Brito è anch’essa un’azienda di famiglia, specializzata in arredo contemporaneo per i settori residenziale e domestico.
La visita si è rivelata un interessante, anche se brevissimo, spaccato, su una realtà di produzione di arredamento, quella portoghese, che sta vivendo un generale rilancio.
Per informazioni: Imm Cologne.com