Manlio Armellini, anima del Salone del Mobile di Milano, è mancato ieri. Dal 1965 al 2009 fu prima segretario generale, e in seguito amministratore delegato, di Cosmit. Manlio Armellini fu una figura molto importante del Salone del Mobile, e promosse la sua trasformazione da fiera del mobile e dell’arredamento a evento culturale di respiro internazionale. Sotto la sua guida, il Salone del Mobile è passato dai 97.000 metri quadrati del 1974 ai 207.577 metri quadrati di superficie di oggi. E i visitatori professionali sono aumentati da 67.000 a 315.353, di cui la metà provenienti dall’estero. Grazie a questo impulso, l’industria dell’arredamento made in Italy ha raggiunto la fama nel mondo, di cui gode ancora oggi.
Grazie a Manlio Armellini, già dal 1965 il Salone del Mobile organizzava mostre culturali e iniziative collaterali alla fiera, attirando così un pubblico internazionale già dalla fine degli anni Sessanta. Per l’attività di “promozione del design italiano”, che ha reso Milano il centro del mondo per il design, Armellini è stato premiato nel 1987 con il Compasso d’Oro. Nel corso dei tantissimi anni di attività nel settore del design, arredamento e mobile, Armellini ricevette numerosi premi e riconoscimenti, ed era Cavaliere di Gran Croce all’Ordine e al Merito della Repubblica Italiana.