L’incontro “Design Oggi: Sfide e Visioni”, organizzato da Fondazione Altagamma durante la prima edizione dei Brera Design Days, ha affiancato al dibattito tra diversi protagonisti del mondo del Design – tra cui Claudio Luti (Kartell), Antonio Citterio, (architetto), Alberto Alessi (Alessi), Roberto Gavazzi (Boffi) – la presentazione della seconda edizione dello studio Altagamma Bain Design Market Monitor, che segnala una crescita del mercato del design del 4% e in particolare del canale online (+24% a tassi correnti), di cui si è parlato anche con Andrea Ciccoli (The Level Group/Wallpaper*) e Andrea Ghizzoni (WeChat).
Obiettivo dell’incontro era una riflessione a 360° sullo stato dell’industria del Design, che oggi deve ripensare alcuni dei suoi paradigmi. Le sfide poste da un mercato competitivo e da nuovi consumatori impongono approcci integrati e innovativi, ma saldamente ancorati alla produzione.
Claudio Luti, Presidente di Kartell e Vice Presidente di Altagamma, ha sottolineato come “…Fare design oggi significa progettare, ma soprattutto fare ricerca. Le aziende devono lavorare a stretto contatto con i designer, per fare ricerca sui prodotti, sui processi e sui materiali, senza tralasciare un nuovo approccio al cliente.” Antonio Citterio ha poi aggiunto che oggi il mondo del design “…Ha bisogno di una sostanziale reidnustrializzazione, fondata sull’impiego delle tecnologie più avanzate. La formazione tecnica va rilanciata, e le va attribuito il giusto valore. La formazione tecnica è necessaria per il rilancio della produzione di design, e può anche diventare una leva per dare ai giovani nuove prospettive.”
Claudia D’Arpizio, Partner di Bain&Company, ha quindi presentato la seconda edizione del Design Market Monitor.
Il Design Market Monitor 2016 descrive un settore con un’enorme potenzialità di crescita, dovuta sia alla popolarità del Design – non pienamente tradotta in una crescita dei fatturati delle aziende – sia all’immenso bacino rappresentato dai mercati asiatici, in crescita ma ancora marginali rispetto alle geografie più mature.
Tra le principali sfide per le imprese, in primo luogo per quelle europee e italiane, vi sono dunque la crescita dimensionale e l’avvio di un dialogo diretto con i nuovi consumatori attraverso l’utilizzo dei canali digitali.
Il mercato del design
Il mercato del design, nel suo complesso, ha raggiunto circa quota 100 miliardi di euro nel 2015.
Il segmento Core Design (zona giorno e notte, cucina, bagno, illuminazione e outdoor) ha raggiunto quota 32 miliardi di euro, superando per la prima volta il livello pre-crisi, con una crescita sul 2014 del +4% a tassi costanti (+9% a tassi correnti). Il mercato europeo, in crescita del 4%, assorbe quasi la metà dei consumi globali (47%). Stesso trend positivo per le Americhe (31% dei consumi), con gli USA che beneficiano del favorevole tasso di cambio, mentre spicca la crescita di Asia Pacific (+7% con una quota del 15%). Si presenta uno scollamento tra l’attuale geografia della domanda e quella dei consumatori alto-spendenti: in questo senso l’Asia, dove si concentra il 51% dei consumi di beni di lusso per la persona, presenta il maggiore potenziale di crescita futura per il Design di alta gamma.
Il Living&Bedroom (46% del mercato totale) e Illuminazione (12%) sono i settori che hanno reagito meglio alla crisi, attestandosi su una crescita del 6% dal 2009 al 2015. Nello stesso periodo, crescono del +3% i settori Bagno (17% del totale) e Outdoor (5%), mentre restano sostanzialmente stabili (-1% sul periodo, ma +1% nel 2015 rispetto all’anno precedente) le Cucine (20% del totale).
La distribuzione
La crescita più sostenuta viene registrata dai “Branded Retailer” (negozi che vendono solo design, fisici o virtuali), specialmente quelli americani, benché registrino una redditività più bassa rispetto ai “Pure Design Brands” (aziende che producono solo design, tipicamente italiane), in gran parte italiani ed europei. Per questi ultimi, già leader di mercato, la sfida è reinvestire i margini nell’ottica di una crescita dimensionale: il mercato evidenzia infatti una diretta correlazione tra le dimensioni delle imprese e la crescita delle stesse, dovuta alla maggiore capacità delle grandi aziende di raggiungere mercati lontani, che sono quelli in più rapida espansione, e di strutturare un modello contract efficace.
Il canale Wholesale ha ancora un peso preponderante nel Core Design market, con il 71% dei ricavi e una crescita a tassi correnti del 6% sul 2014. Crescono però maggiormente i canali diretti: il Retail Monomarca cresce del 10%, il Contract del 19% e l’Online del 24%. Quest’ultimo rappresenta il canale del futuro ma si trova ancora in una fase embrionale di sviluppo (rappresenta il 4% delle vendite totali).
Le aziende italiane di produzione
Grazie a competenze radicate e consolidate nel tempo, le aziende italiane sono protagoniste del mercato del design di alto di gamma, con una quota di mercato del 30%. Si tratta di circa 200 player che si attestano intorno ai 50 milioni di euro di fatturato, e che si trovano di fronte alla sfida della crescita dimensionale. Un processo già iniziato in alcuni casi, sia attraverso fusioni sia con la quotazione in Borsa.
Le potenzialità offerte dall’online (che rappresenta solo il 4% delle vendite totali), accanto all’espansione dei mercati asiatici, sono le sfide da affrontare per le aziende italiane.
Per info: Fondazione Altagamma