Si è tenuta a Milano il 25 novembre 2016 la 34° edizione del Seminario di Previsione CSIL di fine anno per la presentazione dei due Rapporti: World Furniture Outlook 2017 e Rapporto di Previsione sul Settore del Mobile in Italia, 2017-2019, con la partecipazione di un panel di dieci relatori e di un pubblico qualificato in rappresentanza del mondo delle imprese, delle associazioni, di istituzioni pubbliche e private, fiere, università, operatori del sistema mobile-arredamento, economisti e stampa specializzata.
Gli scenari macroeconomici che fanno da sfondo ai Rapporti sono stati elaborati da Prometeia nell’ambito di una lunga e preziosa collaborazione con CSIL e sono stati presentati in apertura del Seminario da Stefania Tomasini di Prometeia.
Nella prima parte del Seminario, Sara Colautti, direttore Industry and Country Studies di CSIL, ha presentato le previsioni sul settore del mobile nel 2016 e lo scenario globale dei mercati inclusi nei due rapporti. World Furniture Outlook 2017 contiene dati analitici sull’industria del mobile e previsioni sulla crescita della domanda di mobili nel 2017-2018 in 70 paesi, di cui: 35 paesi europei, 15 paesi dell’Asia e del Pacifico, 12 del Medio Oriente e dell’Africa, 3 del Nord America e 5 del Sud America. Il Rapporto di Previsione sul Settore del Mobile in Italia fornisce un quadro aggiornato e dettagliato delle prospettive dell’industria e del mercato italiano dell’arredamento mettendo in luce sia gli eventuali elementi di rischio che le possibilità offerte dallo scenario futuro. Lo studio include un’analisi per il settore del mobile nel suo complesso e per i seguenti comparti: mobili imbottiti, mobili per la cucina, mobili per la casa e per l’ufficio con dati preconsuntivi per il 2016 e previsioni al 2019 per produzione, export, consumo interno e importazioni.
La seconda parte dell’incontro CSIL ha ospitato il Focus di approfondimento sul tema: ‘Dalla fabbrica digitale alla città intelligente. Creatività e tecnologie nella quarta rivoluzione industriale’. Un panel di relatori del mondo imprenditoriale, associativo, istituzionale e accademico si è confrontato su questo tema che rappresenta un’importante scommessa per un futuro che è già arrivato. Sono stati delineati i nuovi scenari della cultura produttiva, analizzando l’evoluzione delle innovazioni digitali sui processi e il ruolo delle tecnologie nel percorso integrato che va dal progetto al consumo. Si è parlato di sistemi di automazione e di software di dialogo nella fabbrica interconnessa 4.0, del ruolo dell’IoT (Internet of Things), del valore del progetto e dei nuovi paradigmi progettuali per l’uomo e l’ambiente nella città intelligente. I relatori hanno offerto una riflessione puntuale e approfondita sull’impatto che la quarta rivoluzione industriale sta avendo sul tessuto produttivo e sui consumi in termini di formazione, incremento dei livelli di produttività e di efficienza, maggiore competitività e nuovi modelli di business che vanno affermandosi nell’industria italiana e nel retail. L’industria 4.0 è un concetto che si applica a molti ambiti e competenze diverse. Per l’industria italiana la cultura 4.0 è un passaggio fondamentale per poter aumentare il proprio livello di competitività a livello nazionale e internazionale.
Al panel, coordinato da Massimo Florio, CSIL e Università di Milano, hanno preso parte: Federico Broccoli, Biesse Group – Luciano Galimberti, ADI – Alessandro Genovesi, Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil – Mauro Mamoli, Federmobili – Luciano Pini, STMicroelectronics – Francesca Selva, Messe Frankfurt Italia – Sergio Terzi, Politecnico di Milano.
Il Seminario è stato realizzato con la collaborazione di Federmobili presso la Sala Orlando della Sede Confcommercio in Corso Venezia 47 a Milano, con il sostegno degli sponsor: Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, Fulgor Milano, Hannover Fairs, IVM Chemicals, Messe Frankfurt Italia.