Il settore dell’arredamento ha perso un grande interprete della storia del design italiano, un pioniere che vi ha creduto sin dalle origini e con intraprendenza e lungimiranza ha contribuito alla sua affermazione nel mondo.
Nato nel 1926 e cresciuto a Meda (MB), la sua storia imprenditoriale ha avuto inizio nel 1952, ma Piero Ambrogio Busnelli è arrivato a concretizzare il suo sogno, “Un’Industria Per Il Design”, nel 1996 quando, insieme a Cesare Cassina, ha creato C&B.
Complice l’introduzione di una straordinaria tecnologia per la produzione di imbottiti (schiumatura del poliuretano a freddo in stampi), che lui stesso portò nel settore, e la collaborazione con una serie di designer affermati (Afra e Tobia Scarpa, Mario Bellini, Gaetano Pesce, Ludovico Magistretti, Marco Zanuso e molti altri), l’azienda si è aggiudicata una serie di primati e un successo crescente a livello internazionale.
Nel 1973, la trasformazione dell’azienda in B&B Italia ha segnato una svolta epocale nella vita di Piero Ambrogio Busnelli.
Progetti che hanno contribuito a scrivere la storia del design italiano, grazie anche al contributo di una nuova generazione di designer (Antonio Citterio, Patricia Urquiola, Paolo Piva, Naoto Fukasawa, Jeffrey Bernett e altri ancora).
Quattro “Compasso d’oro” sono il riconoscimento per una serie di successi: Le Bambole nel 1972, Sisamo nel 1984, Sity nel 1987 e infine nel 1989 il primo mai assegnato ad un’azienda, e certamente il più gradito, ha premiato B&B Italia “Per il costante lavoro di integrazione svolto al fine di coniugare i valori della ricerca
tecnico/scientifica con quelli necessari alla funzionalità ed espressività dei prodotti”.
Oggi l’azienda è gestita dalla seconda generazione, che ormai da anni la guida verso un crescente sviluppo a livello internazionale.