Eelemento essenziale della casa, l’arredo della zona notte è un ambiente importante, sia per chi ne usufruisce come luogo intimo e privato per il riposo notturno, sia che per chi lo usa anche come zona di lettura, per guardare la televisione o fare ginnastica. L’arredamento di questa stanza, oltre ad essere funzionale al riposo e alle esigenze di ognuno, rispecchia la personalità di chi la abita e ne riflette i gusti. Chi si intende dei gusti e delle tendenze di questo ambiente domestico è certamente Falegnami Italia. E proprio con Federico Bertini, amministratore delegato di Falegnami Italia abbiamo parlato dello stato dell’arte in questo settore.
La vostra azienda ha una lunga storia di prodotto alle spalle. In quale direzione sono orientate le tendenze che caratterizzano la vostra produzione?
La nostra produzione mira a interpretare il gusto del consumatore con un’evoluzione che si sviluppa analizzando, riflettendo e confrontandoci con i nostri clienti in occasione delle fiere locali, in cui la nostra presenza è assolutamente costante. Oggi abbiamo un catalogo abbastanza diversificato ed esteso che contempla un’area di gusto più romantica a fianco di prodotti di gusto più essenziale, quindi più vicini alle tendenze del design.
Una delle caratteristiche della nostra produzione è anche la mancanza di una linea troppo definita, perché il gusto del consumatore ha un’infinità di visioni, soprattutto in un’area della casa così “intima”, come la camera da letto.
Materiali naturali, processi produttivi a basso impatto ambientale, principi della bioarchitettura: come, quando e quanto la sostenibilità fa parte della filosofia della vostra azienda?
L’idea è nata negli anni ‘90, quando abbiamo lanciato la linea di armadi Scatola Magica, progettata basandosi sulla riciclabilità. Nel caso specifico si trattava del servizio di rilaccatura delle ante a un prezzo molto basso, che dava la possibilità di rigenerare il prodotto nel tempo. Il piano di marketing prevedeva di piantare un albero per ogni armadio venduto. Era una linea piuttosto economica che abbiamo tenuto in produzione per circa tre anni. Da quel momento in avanti, in maniera coerente e coordinata, abbiamo iniziato a impostare la produzione in questa direzione sposando, in particolare, il processo di laccatura a base d’acqua, oppure di acrilici puri. Abbiamo introdotto anche l’incollaggio vinilico sul tamburato, che è una prerogativa del nostro prodotto, quindi l’uso dei collanti atossici tipici del campo alimentare. Poi c’è naturalmente l’elemento principe che è il legno, sempre certificato, massiccio o multistrato.
Parliamo di ergonomia: quali sono le componenti del “dolce dormire” per un esperto come lei?
In una camera da letto, oltre all’arredamento, un argomento non trascurabile è quello della funzionalità nel dormire. Da sempre ci siamo concentrati sulla qualità delle reti che diamo, di serie, ormai da molti anni. Novanta doghe in betulla, sottili e molto flessibili, che permettono l’areazione e hanno regolatori di rigidità in funzione del peso corporeo, favorendo il sostegno ergonomico della colonna vertebrale. Negli ultimi anni, in collaborazione con un partner, abbiamo sviluppato varie tipologie di materassi, che hanno in comune la sfoderabilità per garantire l’igiene, la falda superiore molto morbida che è la chiave del confort soprattutto in appoggio, indipendentemente dagli strati inferiori, più o meno rigidi a seconda delle preferenze.
Quindi si tratta di un progetto generale che si è evoluto per step: di base l’arredamento, poi le reti e successivamente i materassi…
Siamo arrivati in fondo perché mancava un tassello importante che lasciava il consumatore nell’incertezza; noi vogliamo offrire un prodotto, a nostro marchio, garantito da studi, dai materiali e di qualità, di eccellenza. In questo modo il nostro rivenditore può offrire al consumatore anche questa possibilità.
La vostra offerta propone linee diversificate: è una strategia imposta dalla crisi o una scelta aziendale? Chi è il vostro cliente finale?
Da molti anni la mission di Falegnami Italia è la soddisfazione del consumatore. Quella di diversificare la gamma, quindi, non è una scelta indotta dalla crisi, ma una strategia aziendale. Cercare il dialogo con il consumatore per interpretare al meglio e offrire prodotti in evoluzione è un impegno costante e complesso: sul mercato italiano ci sono un nord e un sud, c’è il fattore regionale e, forse ancora di più determinante, quello urbano e interurbano che diversifica gli spazi abitativi, i fattori culturali, che sono determinanti per la diffrerenziazione del gusto. Una cabina armadio è un concetto sicuramente più milanese, soprattutto in origine, e meno del Sud, dove si preferisce l’armadio-oggetto simbolico, da tenere nella camera da letto. Un altro fattore importante è la fascia d’età. C’è un primo impianto, quindi un pubblico più giovane, ma c’è anche un consumatore più maturo, che decide, magari, di cambiare l’arredamento in seguito a una separazione. Non da ultimo, anche a livello di giovani, vediamo che i gusti sono vari. L’aspetto romantico del prodotto di alcune linee deriva da una sensibilità più femminile nell’interpretare l’arredamento della camera. Una ragazza giovane che si sposa non cerca il minimalismo, magari lo cerca in cucina ma non in camera da letto.
Che differenze ci sono tra nord e sud Italia?
Sicuramente un po’ di differenza esiste, ma conta molto il tipo di rivenditore. Un rivenditore di fascia alta o medio-alta spesso riesce a essere anche un consulente, nell’arredamento e, lavorando su una clientela più selezionata perché di target alto, non è raro che abbia richieste di una tipologia di prodotto più di tendenza. Se, invece, il negozio ha un consumatore di fascia media, la vendita del prodotto si orienta più su oggetti rassicuranti, più tradizionale e meno di tendenza. Questa è la nostra esperienza all’interno di una stessa regione.
Quali sono i vostri canali distributivi?
Selezioniamo i punti vendita in cui esporre i nostri prodotti con criteri di coerenza molto precisi, cioè negozi di qualità che diano servizi a 360 gradi anche nella progettazione. La distribuzione sul territorio prevede la presenza della nostra azienda in tutte le regioni italiane, con qualche differenza: siamo particolarmente forti nel centro sud ma con ottime presenze regionali anche al nord. Il fatto di essere da sempre specialisti nella camera da letto ci ha privilegiato perché nel centro-sud al matrimonio è sempre stato dato un valore molto importante, e la spesa pro capite per camera da letto è più elevata che nel nord. Sicuramente il 95% del fatturato viene realizzato in Italia. All’estero la nostra presenza è focalizzata solo su alcuni mercati come per esempio quello russo, ma abbiamo anche uno showroom a Londra insieme ad altre aziende qualificate, e più contatti in altre zone.
Pensate di ampliare la vostra presenza all’estero? È un tema molto caldo in questo periodo di crisi…
La nostra politica di sviluppo del prodotto per il mercato italiano, con il consumatore italiano, ci ha dato riscontri molto positivi, per cui siamo riusciti ad avere un buon equilibrio in questo settore. Questa focalizzazione precisa ci ha permesso di essere forti nella nostra nicchia. Ciò non toglie che in termini di prospettiva l’Italia sia un Paese difficile, ce ne rendiamo conto, quindi un po’ di attenzione sulle potenzialità dei mercati esteri la stiamo dando, considerando in maniera particolare alcuni mercati orientali e meditando di sviluppare prodotti specifici per quei mercati.
Qual è il vostro rapporto con le nuove tecnologie? Le considerate un valore aggiunto o un canale vero e proprio? Ho visto che avete un sito internet davvero ben fatto…
Ci rendiamo conto sempre più che è il canale di comunicazione del futuro. Notizie che informano sulla chiusura delle riviste cartacee sono all’ordine del giorno, il che fa intuire quanto il dialogo con il consumatore si sia spostando sul web. Il nostro sito c’è da tanti anni, forse siamo stati tra le prime aziende del settore ad avere una presenza in questo senso; la versione attuale è stata rielaborata nel corso del 2012 e ci permette, tra l’altro, di essere nella prima pagina della ricerca su Google. Nel dialogo con i giovani si può dire che sia l’unico vero canale di comunicazione, quindi stiamo investendo in questa direzione e cerchiamo di rispondere tempestivamente alle domande che arrivano sulla posta elettronica. Oggi sentiamo l’esigenza diportare la nostra attenzione anche verso i social network