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E-commerce: un’opportunità!


Ottima affluenza per il convegno di apertura di Abitare 100% Project 2013, organizzato da Federmobili, Innova.com, Abitare 100% Project, con la partnership di Agos Ducato.
L’argomento del convegno inaugurale di quest’anno era di grande attualità: “E-commerce: un’opportunità per il settore arredamento?”.
Andrea Boaretto, Head of Marketing Projects, School of Management Politecnico di Milano, ha iniziato con una panoramica generale sui navigatori italiani.
Il consumatore italiano è sempre più multicanale, con una percentuale che raggiunge oggi il 53% del totale della popolazione.
Di tutti questi consumatori, oltre 10 milioni sono i social shopper, e oltre 7 milioni gli hyper reloaded. Si tratta di consumatori molto evoluti, che navigano, cercano, confrontano, i social shopper puntano soprattutto al prezzo, gli hyper reloaded cercano un servizio aggiunto, e sono anche disposti a pagare di più per un servizio dedicato.
Un dato importante, specchio dei tempi, è il ruolo degli smartphone: il 79% degli utenti, utilizza uno smartphone in almeno una delle fasi del processo di acquisto, anche da casa.
Internet dunque interpreta il ruolo del nuovo passaparola: l’84% degli utenti usa Internet come fonte principale per la ricerca di informazioni, il 78% cerca e confronta i prezzi dei prodotti che ha deciso di acquistare, su Internet; il 17% degli utenti cerca informazioni su Internet anche mentre è nel negozio (fonte Osservatorio Multicanalità 2012).
Il negozio, dunque, è da dimenticare? No, perché il 74% dei consumatori multicanale cerca informazioni su Internet ma poi acquista nei negozi.
Ma l’81,3% dei consumatori ha cercato informazioni on line dopo essere stato nel negozio: il negozio è già diventato dunque una parte attiva del processo di acquisto del consumatore multicanale, il consumatore entra nel negozio e direttamente dal negozio cerca informazioni attraverso siti o app dedicate.
L’e-commerce è dunque in crescita, questo è un dato innegabile: il 46% dei “consumatori multicanale”, negli ultimi sei mesi ha acquistato on line. (Nota: per il momento, gli acquisti avvengono ancora per la grande maggioranza da computer (92%), le percentuali da tablet e smartphone sono ancora molto contenute).

In questo scenario, dunque, che ruolo svolge il negozio fisico? Si trasforma, e diventa uno spazio di interazione multicanale, dove il cliente entra, si informa, consulta, chiede, e poi magari completa l’acquisto dal divano di casa.
Allo stato attuale delle cose, in Italia la quota maggiore di vendite on line viene dai servizi al turismo; i prodotti alimentari, l’abbigliamento, l’arredamento e il fai da te totalizzano, anche sommati, quote di mercato molto basse; leggermente più brillanti informatica ed editoria, ma si tratta comunque di percentuali non ancora rilevanti.

Per il negozio di arredamento che voglia vendere on line, si prospettano dunque tre diversi modelli di business, che prevedono un’integrazione tra diverse attività, vendita on line, comunicazione, comunicazione attraverso i social network, punto vendita fisico: una sfida da affrontare al più presto, ormai i tempi sono maturi e il cambiamento è già avvenuto.

L’esperienza concreta: e-commerce, ma non solo
Pur con la coscienza che ci sia una grande sfida da affrontare, i rivenditori di arredamento si trovano oggi davanti a un mondo che è cambiato, un consumatore sempre più difficile da “catturare” e una crisi economica non ancora risolta.
Il convegno è stato dunque anche un’occasione per vedere un po’ più da vicino alcune esperienze concrete, da siti di e-commerce a produttori che si reinventano.
Uno dei casi più di successo, come sito di puro e-commerce, èMadeindesign.com. Nato nel 1999 in Francia, oggi Madeindesign.com è uno dei negozi on line più noti e accreditati; per avere un’idea della crescita esponenziale del commercio on line, basta una cifra: un’ora di fatturato di Madeindesign.com nel 2013, vale quanto il fatturato di un mese nel 1999. Ma, certo, non è stato semplice. Nina Vittori ha posto l’accento sulla necessità di evolversi sempre, con i mutamenti velocissimi dei consumatori al tempo di Internet, e anche sulla necessità di continui investimenti.
Sulla capacità finanziaria, e sui necessari investimenti ha posto l’accento anche Mattia Riva, del sito Dalani Home Living. “Dalani Home Living”, ha spiegato Riva, si propone ai suoi clienti come un magazine che offre lifestyle e prodotti, con offerte speciali grazie anche al ritiro dei prodotti dalle vetrine dei negozi. Vende in tutto il mondo, e vede una crescita a due cifre. Ma il buon funzionamento di una macchina così complessa richiede investimenti giganteschi in logistica.”
Logistica che significa ovviamente la capacità di spedire in tutto il mondo, ma anche di avere prodotti che rispettino le diverse normative dei diversi Paesi, e anche avere a che fare con diversi regimi fiscali. Una macchina estremamente complessa da gestire, che richiede risorse e idee chiare.
Anche i produttori si pongono il problema di intercettare il pubblico on line. Così Massimiliano Messina, di Flou, ha spiegato come la sua azienda abbia percepito un’esigenza diffusa di risparmio energetico, e ne abbia fatto tesoro per inventare un prodotto che incontrasse il gusto del consumatore on line. Attraverso una nuova piattaforma, Natevo, Flou ha intrapreso la strada del consenso diffuso, che permette al tempo stesso di risparmiare energia e di promuovere i giovani designer. I prodotti della collezione Natevo nascono come “arredi che illuminano”, finalizzati al risparmio energetico, grazie al risparmio sull’illuminazione delle abitazioni che si ottiene inserendo la luce direttamente negli arredi. I prototipi vengono sottoposti direttamente al giudizio del pubblico, attraverso una piattaforma basata sul principio del crowdfunding, e l’azienda ha così la certezza di mettere in produzione solo oggetti che saranno venduti. La finalizzazione della vendita, in questo caso, avviene sia on line sia attraverso i canali tradizionali.
Mattia Moro, di Moro Arredamenti, ha invece spiegato come il punto vendita di sua proprietà stia preparando una vera piattaforma per l’e-commerce, che vedrà la luce a breve, e di come si sia affidato per la preparazione a professionisti provenienti da altri settori, proprio per affrontare la svolta da un punto di vista differente.
Mino Politi, per Webmobili, ha posto l’accento sulla richiesta di progetti, da parte dei visitatori. I siti editoriali, quale è Webmobili, hanno bisogno di rinnovare continuamente l’offerta per attirare visitatori sempre più bombardati da informazioni. L’offerta di informazioni che proviene dalla pubblicazione dei progetti realizzati dai negozi è utile per i consumatori, che possono così stimolare la propria fantasia progettuale e cercare sempre prodotti nuovi. E, naturalmente, i negozi che offrono servizi sempre più specializzati sono quelli che intercetteranno meglio la richiesta del consumatore di domani, o forse, ormai, di oggi.
Flavio Salvischiani, di Agos Ducato, si è soffermato sull’incontro tra i finanziamenti del credito al consumo e l’acquisto. Un incontro che deve avvenire on line, perché, sempre più, on line si finalizzano anche gli acquisti.
Il negozio che può offrire prodotto, servizio qualificato pre e post vendita, e finanziamento, dunque, è quasi il negozio perfetto.
Una sfida sempre più ardua

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